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Riforma della crisi di impresa e dell’insolvenza: dal 16 marzo 2019 piani industriali e controllo di gestione sono un obbligo

Secondo il comma 2 dell’art. 2086 c.c., introdotto dall’art. 375 del Codice della Crisi di impresa e dell’insolvenza (D.lgs. 14/2019), l’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato per prevenire le crisi e la perdita della continuità aziendale.

Gli strumenti necessari per l’adempimento degli obblighi

 

Gli obblighi riguardano tutte le società, a prescindere dal fatto che siano di capitali o persone e dalle caratteristiche dimensionali.

Per assolvere all’obbligo occorre dotarsi di:

  • Piano industriale e Business Plan
  • Budget
  • Controllo periodico degli scostamenti
  • Nuovo cruscotto introdotto dalla riforma di misurazione degli indici di rischio economico finanziario


L’obbligo normativo deve essere colto come una opportunità anche dalle aziende che ancora oggi non li utilizzano, perché sono fondamentali per garantire il controllo ed il dominio della società.

 

Inoltre l’utilizzo di tali strumenti diventa un nuovo standard, riconosciuto e richiesto da tutti i soggetti che interagiscono con le società: i clienti e soprattutto gli istituti di credito.

 

Questi ultimi in particolare misureranno il merito creditizio intanto in funzione dell’adozione degli strumenti di pianificazione e controllo perché è diventato obbligatorio averli ed in secondo luogo al loro buon utilizzo che garantisce una gestione sana e consapevole dell’azienda.

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