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FONDI EUROPEI DIRETTI
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I fondi europei rappresentano da molti decenni una fonte di finanziamento importantissima in numerosi ambiti

Riuscire a tradurre delle idee in progetti europei si traduce ogni anno in miliardi di euro di fondi europei utilizzati e di nuove opportunità per le aziende, per i territori, per la ripresa e, più in generale, per lo sviluppo dell’intero territorio.

Fondi e progetti europei non sono soltanto una “risorsa” a disposizione degli enti e delle imprese del nostro territorio. I progetti europei, declinati in modalità diverse, rappresentato innanzitutto un prezioso strumento con cui:

  • realizzare, a livello strategico, gli obiettivi e le priorità dell’Unione europea, in termini di benessere ed uguaglianza, di crescita economica e sociale e di integrazione territoriale;
  • fornire, a livello operativo, una risposta concreta e realizzabile ai bisogni reali dei cittadini europei, collettivamente intesi.

 

Una grande ed importante distinzione nell’ambito dei progetti europei, riguarda le modalità di gestione del finanziamento e, di conseguenza, dell’intero “ciclo di vita” del bando (concezione, pubblicazione, aggiudicazione, esecuzione, monitoraggio e valutazione). Da questo punto di vista è opportuno distinguere tra:

  • Finanziamenti a gestione diretta, in cui l’intero processo è gestito dalla Commissione europea, in particolare, dalla Direzione Generale competente in materia o da un’apposita Agenzia Esecutiva. Questo tipo di bandi richiede che l’attività abbia una dimensione europea (coinvolgendo, ad esempio, partner di più Paesi). Fanno parte di questa categoria i programmi comunitari più famosi, tra cui ad esempio Horizon, Europa Creativa, LIFE;

 

  • Finanziamenti a gestione indiretta, in cui l’intero processo è gestito da apposite Autorità di Gestione, che per l’Italia corrispondono alle autorità regionali o ad alcuni ministeri nazionali (a seconda della natura nazionale o regionale del programma). Gli stanziamenti derivano dai cosiddetti Fondi Strutturali, messi a disposizione delle singole Autorità di Gestione in seguito a un lungo processo di negoziazione che coinvolge Commissione europea, Stati Membri e Regioni. Sono finalizzati alla riduzione del divario economico e strutturale tra le Regioni europee e al loro sviluppo economico e sociale;

 

  • Programmi di cooperazione territoriale, che permettono la realizzazione di progetti condivisi tra territori appartenenti a Stati Membri diversi, accomunati dalla prossimità geografica, dall’appartenenza ad una stessa macro-area o da problematiche simili. Sono finanziati attraverso il FESR (uno dei Fondi Strutturali) e sono gestiti da specifiche Autorità di Gestione.

Principali bandi europei

I principali bandi europei, che rientrano tra i finanziamenti a gestione diretta, afferiscono ai seguenti programmi:

IL PROGRAMMA LIFE

Il LIFE è uno dei programmi “storici” della Commissione Europea, essendo operativo dal 1992 ed è il principale strumento finanziario dell’Unione europea dedicato all’ambiente e all’azione per il clima. Questo programma ha cofinanziato più di 5.500 progetti in tutta l’UE, mobilitando oltre 12 miliardi di euro di investimenti e contribuendo con oltre 5 miliardi di euro stanziati dalla Commissione Europea a titolo di cofinanziamento. In Italia, il Programma ha riscosso un notevole successo che si è tradotto in 979 progetti finanziati, determinando un investimento complessivo di 1,7 miliardi di Euro, di cui 871,5 milioni di Euro stanziati a titolo di cofinanziamento dalla Commissione europea.

Il programma LIFE svolge un ruolo essenziale nel sostenere lo sviluppo, l’attuazione e l’aggiornamento delle politiche e della legislazione dell’Unione in materia di ambiente, comprese quelle per la natura e la biodiversità, ed in materia di azione per il clima, attraverso il finanziamento di progetti di varie dimensioni, che si propongono di dimostrare la fattibilità tecnica ed economica di efficaci soluzioni (tecniche, metodi ed approcci) a differenti e complessi problemi ambientali e legati ai cambiamenti climatici, nonché dirette a garantire la conservazione e la protezione della natura e della biodiversità. Il programma LIFE contribuisce pienamente agli obiettivi e ai traguardi del Green Deal europeo.

L’obiettivo del nuovo LIFE per il periodo 2021 – 2027 consiste nel contribuire al passaggio a un’economia pulita, circolare, efficiente in termini di energia, climaticamente neutra e resiliente ai cambiamenti climatici.

La dotazione finanziaria complessiva del programma è di 5,43 miliardi di euro. La quota è divisa su due settori principali, ambiente e azioni per il clima, che a loro volta è ripartita in sottoprogrammi. In particolare, lo schema di finanziamento è così suddiviso:

  • Settore “Ambiente”: 3,49 miliardi di euro così ripartiti nei sottoprogrammi:
  1. “natura e biodiversità”, con un budget di 2,14 miliardi di euro;
  2. “economia circolare e qualità della vita”, con un budget di 1,34 miliardi di euro, che rappresenta una novità del Programma Life di quest’ultimo settennato.
  • Settore “Azioni per il clima”: 1,94 miliardi di euro così ripartiti nei sottoprogrammi:
  1. “mitigazione ed adattamento al clima” con un budget di 947 milioni di euro;
  2. “transizione all’energia pulita” con un budget di 997 milioni di euro, che rappresenta una novità del Programma Life introdotto in quest’ultimo settennato.

 

La partecipazione al Life avviene attraverso una “call for proposal”, che ha cadenza annuale e che di solito si apre a maggio per concludersi tra ottobre/novembre.

In questo arco temporale, è possibile presentare i progetti attraverso una specifica piattaforma europea.

 

I bandi attualmente aperti hanno le seguenti scadenze:

  • Progetti d’Azione Standard (SAP) per i sottoprogrammi “Economia circolare e qualità della vita”, “Natura e biodiversità”, “Azione per il clima” (Climate Change Mitigation e Climate Change Adaptation): 4 ottobre 2022;
  • LIFE Action Grants per il sottoprogramma “Transizione all’energia pulita”: 16 novembre 2022;
  • Progetti Strategici Integrati (SIP) e Progetti Strategici di Tutela della Natura (SNAP):
  1. Concept notes: 8 settembre 2022;
  2. Full proposals: 7 marzo 2023.
  • Progetti di Assistenza Tecnica per SIP e SNAP: 8 settembre 2022;
  • Specific Operating Grant Agreements (SGA OG) per enti senza scopo di lucro: 21 settembre 2022.

 

Per sottoporre la propria candidatura è necessario accedere al Portale dei finanziamenti e delle gare d’Appalto dell’Unione Europea

Per scaricare la monografia dettagliata sul bando Life, clicca qui

IL PROGRAMMA HORIZON EUROPE

Horizon Europe è il Programma quadro per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea che, dando seguito al precedente programma europeo Horizon 2020, sarà valido per il periodo 2021-2027, con una dotazione finanziaria complessiva di 95,5 miliardi di Euro, inclusivi dei 5,4 miliardi destinati al piano Next Generation EU.

Lo scopo principale del programma è finanziare attività di ricerca e innovazione, attraverso bandi gestiti direttamente dalla Commissione Europea, di diverso tipo ma con finalità esclusivamente dirette ad applicazioni in ambito industriale e civile. In particolare, il programma mira a sviluppare iniziative di ricerca e innovazione che i singoli Stati membri non potrebbero realizzare in modo altrettanto efficace, cercando di costituire un valore aggiunto alle attività nazionali in questo campo.

Tra gli obiettivi strategici del programma vi sono il rafforzamento delle basi scientifiche e tecnologiche dell’UE e la promozione di sistemi competitivi, nonché l’aumento della capacità dell’UE di affrontare le sfide globali, a cominciare dal cambiamento climatico e da quanto fissato nell’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile. I temi ambientali e della transizione ecologica ed energetica sono al centro delle Global Challenges, uno dei principali pilastri del programma, ma attraversano trasversalmente anche tutti gli altri pilastri e le altre componenti di Horizon Europe, quali le Mission e le European Partenrship.

Può partecipare ai bandi di Horizon Europe ogni soggetto giuridico europeo o di Paesi terzi o organizzazioni internazionali, salvo talune eccezioni in riferimento a specifici bandi. Generalmente il consorzio di partner che si candida a un bando del programma deve essere composto da almeno tre soggetti giuridici, appartenenti a tre paesi diversi, di cui almeno uno appartenente a uno Stato membro.

IL PROGRAMMA EUROPA CREATIVA

Europa Creativa è il programma europeo di sostegno ai settori culturali e creativi per il periodo 2021-2027.

Il Programma ha una dotazione finanziaria complessiva di 2.4 miliardi di euro per il settennio e prevede tre strand:

  • la sezione MEDIA a sostegno dell’industria audiovisiva;
  • la sezione CULTURA a sostegno degli altri settori creativi e culturali;
  • la sezione TRANSETTORIALE che affronta le sfide e le opportunità comuni dei settori culturali e creativi, compreso l’audiovisivo

 

Gli obiettivi di Europa Creativa sono:

  • sostenere la creazione di opere europee e aiutare i settori culturali e creativi a cogliere le opportunità dell’era digitale e della globalizzazione, al fine di raggiungere il loro potenziale economico, contribuendo alla crescita sostenibile, all’occupazione e alla coesione sociale;
  • promuovere la competitività e l’innovazione dell’industria audiovisiva europea e aiutare i settori della cultura e dei media europei ad accedere a nuove opportunità, mercati e pubblico internazionali;
  • promuovere azioni innovative intersettoriali e media diversificati, indipendenti e pluralistici.

A tal fine il programma Europa Creativa sostiene finanziariamente le organizzazioni creative, le sale cinematografiche e i film.

Inoltre, questo programma incoraggia i professionisti dell’audiovisivo e gli operatori culturali e creativi a operare in tutta Europa, raggiungere nuovi pubblici e sviluppare le competenze necessarie nell’era digitale.

In particolare, lo strand CULTURA di Europa Creativa aiuta le organizzazioni culturali e creative ad operare a livello transnazionale e promuove la circolazione transfrontaliera delle opere culturali e la mobilità degli operatori culturali. Fornisce sostegno finanziario ad attività con una dimensione europea volte a: rafforzare la creazione e la circolazione transnazionale di opere europee, sviluppare la mobilità transnazionale, diffondere l’innovazione e il rafforzamento delle capacità (in particolare digitalizzazione, nuovi modelli di business, istruzione e formazione). Le attività supportate mirano a incoraggiare gli operatori culturali e creativi a lavorare a livello internazionale.

IL PROGRAMMA PER IL MERCATO UNICO

Il programma per il mercato unico è il programma di finanziamento UE 2021-27 relativo alla competitività delle imprese, comprese le piccole e medie imprese (PMI), e alle statistiche europee.

Esso mira a:

  • migliorare il funzionamento del mercato interno e in particolare proteggere e rafforzare il ruolo dei cittadini, dei consumatori e delle imprese, soprattutto le microimprese e le piccole e medie imprese (PMI), mediante l’applicazione del diritto dell’Unione, l’agevolazione dell’accesso ai mercati, la normazione e la promozione della salute delle persone, degli animali e delle piante e del benessere degli animali, nonché promuovere la cooperazione tra le autorità competenti degli Stati membri e tra dette autorità e la Commissione e le agenzie decentrate dell’Unione;
  • fornire statistiche di alta qualità, comparabili e attendibili sull’Europa volte a sostenere la concezione, il monitoraggio e la valutazione di tutte le politiche dell’Unione e ad aiutare i decisori politici, le imprese, il mondo accademico, i cittadini e i media a prendere decisioni informate e a partecipare attivamente al processo democratico.

Uno degli obiettivi specifici del nuovo programma 2021-27 è dedicato a migliorare la competitività delle imprese, con particolare attenzione alle PMI, attraverso diverse misure a sostegno, con l’obiettivo di:

  • erogare sostegno finanziario sotto forma, ad esempio, di sovvenzioni e garanzie sui prestiti a titolo del Fondo InvestEU;
  • agevolare l’accesso ai mercati e ridurre gli oneri amministrativi;
  • sostenere la diffusione dell’innovazione e affrontare le sfide globali e sociali;
  • promuovere un contesto favorevole alle imprese e una cultura imprenditoriale.
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